Antonio, da sempre alla ricerca del Bello e dell’originalità.
Il suo brand propone una ricercata selezione di arredi per INDOOR e per l’OUTDOOR dal carattere materico, naturale ed eclettico.
IL NOSTRO SPIRITO CI HA PORTATO A
Ripercorrere le vie dei primi esploratori, fino alle terre più lontane, immaginare, scoprire, inventare, vivere, percependo il languore del benessere e del piacere provocati dalla cura dei dettagli:
questo il significato di “abitare” per Antonio D’Erasmo, designer dell’omonima griffe. Da oltre trenta anni, Antonio viaggia negli angoli più remoti del mondo, prima dell’avvento del web e del GPS, alla ricerca d’idee e oggetti, affrontando la spessa umidità delle foreste pluviali di Giava o il tagliente caldo torrido delle piane del Rajasthan.
Inevitabilmente, il suo gusto sensibile, coltivato nella curiosità e nella capacità di sperimentazione, ha creato una delle più importanti realtà nel settore del design e dell’arredamento nel sud Italia. Volare lontano è sorprendente quanto ritornare nella propria terra, la Puglia, così accogliente con la sua luce tersa,i colori, gli odori, la musica cui ispirarsi. Il risultato è un’atmosfera incantevole che si percepisce all’interno del grande showroom di Bari, dove le merci provenienti da tutto il mondo sono esposte in una sintesi personale e accurata.
I mobili, gli oggetti, i complementi d’arredo, i profumi, raccontano in modo nuovo il concetto di “abitare” : sentirsi liberi nei propri spazi e non cercare semplicemente la funzionalità, percepire l’evocazione estetica degli oggetti provenienti da luoghi lontani. Un’enorme radice delle foreste del Borneo, trasportata con liane, attraverso fiumi e rapide, prima di arrivare al mare; una scultura in pietra, incisa dagli ineguagliabili artisti di Batubulan; un tappeto, tessuto nelle yurte della steppa mongola; un mobiletto dipinto dai monaci del Tibet e mille altri oggetti, ognuno con la sua storia potente.
Una visita nello showroom di Antonio D’Erasmo si traduce così in un’esperienza affascinante e unica, che termina, di solito, con la scoperta di quello che si sta cercando